Il 21 e 22 Febbraio scorso una delegazione di Direttori e Responsabili dei Attività Formative dei Collegi Italiani si è trovata a Bruxelles, per l’ evento organizzato da EucA dal titolo “Politiche europee e Progettazione per la Formazione Universitaria Residenziale” : un' opportunità per conoscere le Istituzioni da vicino, tramite coloro che portano avanti ogni giorno proposte e per esplorare possibilità di finanziamento e collaborazione.
Quali tematiche e quale ruolo per le Istituzioni nella definizione del futuro della formazione residenziale? Quale può essere il contributo dell’Europa sulla formazione dei formatori? Quali sono i progetti a cui un Collegio può accedere? Quale è l’impegno richiesto? Questi gli spunti iniziali da cui si è aperto anche un confronto tra Collegi sulle opportunità legate al programma Erasmus+.
Nel primo pomeriggio l'incontro con Maria Palladino, Education Attachè della Rappresentanza Italiana presso l’UE, Andrea Lapegna di Lifelong Learning Platform - European Civil Society for Education e Vito Borrelli Responsabile del settore Erasmus della Commissione Europea.
Il secondo giorno invece, dopo la visita al Parlamento Europeo e l’incontro con la Youth Outreach Unit, per un confronto su come il Parlamento comnunica con i giovani sul tema cittadinanza attiva, si è concluso con un pranzo dibattito, ospiti del Membro del Parlamento Europeo Maria Angela Danzì MEP e con la partecipazione di Pietro Bartolo, MEP.
Nel presentare i Collegi di Merito, Carla Bisleri in qualità di vicepresidente CCUM, ha spiegato l’importanza della rete e della connessione con le Istituzioni, locali e non solo.
I Collegi di Merito sono un’opportunità per gli studenti che durante gli anni dell’Università, si formano non solo a livello professionale ma anche umano. I Collegi hanno a cuore la crescita dei giovani, futuro della società.
Sono luoghi dove la crescita dei giovani.
Particolarmente brillante, la testimonianza della studentessa Veronica Alessio del Collegio Mazza di Roma.
Ecco parte del suo discorso, focalizzato sui valori del Collegio:
“Immaginate se le nozioni universitarie acquisite in una torre d’avorio avessero in università lo stesso peso di competenze sviluppate al di fuori? Immaginate se nelle università italiane, lo sviluppo dell’empatia, della leadership, dell’asserività e ella negoziazione valessero CFU? Immaginate se fosse richiesto, a prescindere dall’indirizzo di studio, un esame di creatività per accedere al diploma? Immaginate se esistessero delle idoneità di gestione del conflitto?
Oggi un posto così esiste, un posto che concilia l’istruzione dello studente e la crescita della persona. Che dall’aut-aut accetta e incoraggia l’et-et. Ed è un’istituzione a cui sarò per sempre grata: la mia residenza universitaria di provenienza, come tutte le altre di cui non ho avuto l’opportunità di fare esperienza. Ma nella vita è importante sognare (a pensarci, anche quella dovrebbe essere una soft skill). E non sarebbe bellissimo pensare di poter estendere un privilegio simile anche a chi non risiede in un collegio universitario?
E allora nel mio piccolo, mi piacerebbe sfruttare l’opportunità che mi è stata data di parlare in questa sede, per invitare tutti i policy makers qui presenti, a pensare ai vostri piccoli sé. Ai quei ragazzi che magari un po’ impauriti, magari tanto entusiasti, si lasciavano alle spalle il liceo… che cosa avrebbero voluto loro dall’università? Qual sarebbe stata l’università dei loro sogni? Un sogno di ieri fa sempre in tempo a diventare il futuro di domani. D’altronde, anche sognare è una soft skill…”