VOCI E IMMAGINI DI DONNE
DALL’ISLAM
Incontro con
ANNA VANZAN
Iranista e Islamologa
Docente di “Cultura Araba” -
Università degli Studi di Milano
Conduce
FRANCESCO MAZZUCOTELLI
Docente di “Storia della
Turchia e del Vicino Oriente”, Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei
Dipartimento di Scienze
Politiche e Sociali | Università degli Studi di Pavia
«“L’Iran continua a essere
assai mal interpretato in Occidente, oscilliamo dallo stereotipo di un mondo
medievale e oscurantista popolato da donne avviluppate in neri ciador, da
religiosi fanatici e da folle ostili al nostro mondo “civile”, per balzare
magari nel suo opposto: allora immaginiamo una gioventù disimpegnata e dedita a
frequentare feste a base di droghe e alcol, speranzosa solo di fuggire nei
paradisi americani o europei. L’Iran è un paese complesso, dove coesistono
molte verità e situazione differenti”. Anna
Vanzan, intervistata da Francesca Forte, “Altre Modernità”, 2009)
Anna Vanzan, iranista e
islamologa, docente di “Cultura Araba” nell’Università di Milano, torna a
Pavia, dove ha insegnato “Storia dei paesi islamici” nell’anno accademico
2009-10; questa volta al Collegio Nuovo, in un incontro pubblico (25 ottobre,
ore 21) condotto da Francesco Mazzucotelli, docente di “Storia della Turchia e
del Vicino Oriente”, insegnamento accreditato dall’Università di Pavia.
Una laurea in Lingue e
Letterature Orientali a Ca’ Foscari e due anni dopo un diploma in Arte Islamica
sono i primissimi passi della studiosa, seguiti da un PhD presso il
Dipartimento di Near Eastern Studies della New York University: subito dopo
Anna Vanzan ha insegnato negli Atenei di Bologna, Milano, Venezia e ha persino
tenuto un corso su “Gender e Afghanistan”, presso la NATO.
Co-fondatrice e redattrice
della rivista “Afriche e Orienti”, è Membro del Comitato Scientifico di
“Quaderni Asiatici”; “Acta Turcica”; “Journal of Shi'a and Islamic Studies”,
“Altre Modernità”, rivista, quest’ultima, dell’Università di Milano presso la
quale insegna “Cultura Araba”. Numerose le sue traduzioni e curatele di
letteratura persiana, la più recente delle quali è un’antologia di racconti
brevi di alcune delle maggiori scrittrici iraniane contemporanee (Le rose di
Persia, Edizioni Lavoro, 2016). Le sue monografie rispecchiano la sua
attenzione per il mondo femminile islamico, sia come è percepito (come
suggerisce La storia velata. Donne dell’slam nell’immaginario italiano, premio
internazionale Feudo di Maida, sezione studi Mediterranei, 2006) sia come si
rappresenta e agisce (Donne di Allah. Viaggio nei femminismi islamici, Mondadori,
2010).
Un appuntamento prezioso,
quello con Anna Vanzan, che ben si affianca al corso tenuto da Francesco
Mazzucotelli e che si inserisce nel solco di una tradizione di studi ben
consolidata nell’Università di Pavia e tenuta viva per decenni grazie
soprattutto all’insegnamento e all’attività di ricerca della Prof. Maria
Antonia di Casola, alla cui memoria il corso è intitolato. È dunque
un’occasione per andare al di là degli stereotipi orientalisti e per conoscere
i possibili sviluppi che coinvolgeranno in futuro il mondo islamico.
Per info:
Saskia
Avalle, Coordinatrice Attività Culturali e Accademiche - Relazioni esterne,
Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei relest.collegionuovo@unipv.it